Breve antologia di versi
Siamo in terra di Poeti, Stornellatori e Cantastorie. Nel bene e nel male l'emozione per una novità grande come l'Acquedotto Leopoldino che avrebbe alterato, trasformato, ferito e in qualche modo intagliato il paesaggio delle colline livornesi, non poteva non ispirare versi di protesta, di testimonianza, di sberleffo in una forma poetica che richiama il Sommo Dante ed anche, conosciuto o no che fosse, il grande Giuseppe Giusti dalla vicina Monsummano Terme.
Ma il motivo dei "canti"non è estetico o paesaggistico: attiene ad interessi concreti e stringenti come la gestione delle acque ed il loro sfruttamento attraverso i mulini, dunque al pane ed alla pasta che dalla lavorazione mugnaia si riversa sulle necessità quotidiane degli abitanti e sul loro borsellino. Ecco, dunque che la rimostranza -o la testimonianza- prende forma e ritmo letterario per reclamare maggiore eco e diffusione. Il tono è apocalittico, il contenuto talvolta biblico, ma la sostanza è contingente e precisa, con tanto di nomi e cognomi e ascendenze.
Come dimostra la seguente, breve antologia di composizioni poetiche.
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