Per i poveri mugnai
L'acqua delle sorgenti di Camorra metteva in funzione una serie di mulini situati lungo il percorso del fiume Morra. Con la costruzione dell'acquedotto il fiume ridusse notevolmente la sua portata, poiché le acque che lo alimenta vano vennero immesse nelle condutture. I mulini cosi, in special modo nel periodo estivo, smise di funzionare. In questa composizione sono descritte molto bene seppur con ironia, lo stato d'animo dei dieci mugnai e le traversie da loro subite.
PER I POVERI MUGNAI Il Grechi intende mal queste ragioni anche lui un mulino volle fare a costruirlo spese dei rusponi restato è a secco e non può macinare vorrebbe disse far le sue ragioni ma Giovannino li converrà fare al tuo mulino più non ci pensare facci una coina per il tuo maiale Al povero rotin gli han taglio l’ale la bottega più antica si può dire il Conduttore facea il vetturale o il porta e recha come si suol dire li converrà tale impresa lassare per non farsi da molti compatire povero Celestin ti vedo perso se non t’aiuta Ferdinando Terzo Il Mulin novo fatto per il verso con tre parmenti che facea fracasso gl’obblatori correan per ogni verso ora tornano addietro a capo basso il conduttore se ne va per isperso benché prima pensò far altro passo altri mulini avea provvisti accanti per servir gli obblatori e i suoi mercanti Anche il Persico volle farsi avanti benché al mondo vivesse fra gli stenti trovò il minchion che li de i contanti volle fare un mulino a due parmenti fece il defizio per i negozianti non fa più olio verde ne farina e nel mulino farci una cantina Il mulin del piano avea la stima era chiamato un mulino di fama l’alberese facea bianca farina e con il bruno i contadini chiama il conduttor correa sera e mattina correa veloce come avesse l’ale lascia il mulino e farai lo speziale Il mulin del Crocino lascio stare l’e venuta la voglia del dormire gl’obblatori li poi licenziare che col boccone li facei venire anche lui il defizio volle fare per provar se finiva d’arricchire dorme il mulino ilparmento e l defizio e persa la cappella e il benefizio Il Fancelli del arte avea il vizio nelle monete ci notava a sguazzo fece il mulino e fu suo pregiudizio del giudizio ne avea quant’un ragazzo non lo potette far li disse tizio la legge vi impedisce e lui da pazzo litigò e perse col suo avversario e nel mulino farci un necessario Il Marchese Guadagni o il Fittuario In fondo a tutti pativan delirio quand’ebbero sentito il caso amaro il suo mugnaio vomitò un sospiro in quel di fondo farci un santuario lo chiamerai il mulin del martirio e in quel altri due mulini boni farci due colombaie da piccioni Otto mugnai pareano otto campioni marciavan tutti come paladini si trattavano tutti a boccon boni or li converrà farli contadini scotete la farina dai carzoni desistite gustare i bocconcini bevevi vino e pane bianco e bello or gusterete pulenda e vinello Scusa vò domandare a questo e quello se le burlette vi danno intervallo a dir la verità ora mi appello e l’esperienza ci farà provarlo ora si che vi parlo da Fratello otto Comunità paton travaglio queste son verità non son falange tutti hanno il grano e non lo possan frange |
|