Per i poveri comunelli

Queste ultime strofe sottolineano i disagi degli abitanti dei paesi limitrofi, che subiranno la mancanza di mulini e saranno costretti ad ulteriori sacrifici.

PER I POVERI COMUNELLI

Colognole sospira e il Gabbro piange

Orciano si lamenta in voce bone

portavano in Camorra il grano a frange

a libbre a pauli a staia a sacca a some

or li convien girar dal Tago al Gange

cercando altri motivi e non so come

chi cavallo non ha o sarà solo

camperà a fave cotte nel paiolo

S. Regolo e Luciana hanno il Tesoro

di grano biade granturco e saggina

venivano in Camorra a stuolo a stuolo

riportavano a casa la farina

or gireranno L’uno e l’altro polo

cercando chi li franga la saggina

chi girar non potrà carico d’anni

canterà le sequenze a S. Giovanni

E Nugola e Castello udir qui parmi

si trovavano tutti in brutti impegni

sapendo che camorra ha perso l’armi

e son fermati ventisei ordegni

appoggiatevi a! Sig.re Giovanni

che e omo di virtù pieno d'ingegni

so che e involto nel oro e nel argento

farà far costassù un mulino a vento

Parrana sento che fa gran lamento

poco ci manca che li scappi il pianto

portavano in camorra il suo formento

bella comodità che aveano a canto

or vedano fermato ogni strumento

come voglino fare io dico intanto

penseranno di andar tutti a livorno

e daranno riposo tutti al suo forno.

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